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Saluti e auguri ai bambini e alle bambine dell'IC Marassi

Carissime bambine e bambini, carissimi alunni e alunne,

Da domani siete ufficialmente in vacanza, anche se senz’altro questa saranno delle vacanze di Pasqua molto particolari, nella quale non potrete uscire a giocare con gli amici, non potrete passeggiare lungo il vostro amatissimo mare, non potrete andare a trovare i vostri cari. Le attività didattiche a distanza si interromperanno per qualche giorno e io sento il bisogno di esprimere, a nome di tutta la comunità scolastica, del personale docente, amministrativo e dei collaboratori scolastici, la nostra vicinanza a voi tutti, pur nel “distanziamento sociale” a cui siamo costretti.

In questi ultimi due mesi a me, come a tutto il personale della scuola, è mancata moltissimo la vostra presenza. Mi sono mancati i nostri incontri a mensa, le gare con voi bambini e bambine dell’infanzia a “chi versa meno acqua sulla tavola”, i racconti, gli scherzi e le domande serie di voi alunni e alunne della scuola primaria e secondaria. Mi sono mancate le vostre intrusioni in Presidenza, magari solo per farmi un saluto, e mi sono mancate anche le facce dispiaciute di voi della scuola secondaria, quando, portati da insegnanti o collaboratori a colloquio con me, mi promettevate di comportarvi bene, di migliorarvi.

La scuola continua a lavorare ogni giorno per voi e con voi nei nostri pensieri, cercando di tenervi impegnati nel percorso educativo, che per voi resta cruciale in questo periodo della vostra crescita. So che a poco a poco vi state avvicinando alle attività di didattica a distanza e spero che dopo la pausa pasquale sarete tutti in grado di partecipare a pieno titolo a quanto predisposto dalla scuola per voi: i più piccoli tra voi, lo faranno con la voglia di giocare e di riabbracciare le maestre; i più grandi con il senso di responsabilità e rispetto che dovete a voi stessi/e e alle persone adulte che si impegnano per voi.

I vostri e le vostre insegnanti mi relazionano settimanalmente, se non giornalmente, sul vostro impegno, le vostre preoccupazioni, i vostri problemi. Lo stesso fa il personale amministrativo, che continua a garantire continuità e coerenza alle attività della scuola, anche a distanza.

Continuate così, esercitate la pazienza, la tolleranza, la fratellanza, perché in questo momento c’è bisogno dello sforzo di tutti, perché questa è una “guerra dove nessuno può vincere da solo”, come ci ha ricordato il Primo Ministro albanese Edi Rama il 31 marzo scorso, quando ha inviato in Italia 30 medici e infermieri per aiutare il nostro Paese in questo momento così difficile.

Concludo allora il mio saluto, che si rivolge a voi tutti/e e alle vostre famiglie con le parole di Edi Rama, che riporto qui sotto, sulle quali invito i più grandi tra voi a riflettere in questi giorni di pausa scolastica.

Un abbraccio “virtuale” e tanti auguri dalla vostra preside.



“A qualcuno qui in Albania sembrerà strano, ma so che anche laggiù è ormai casa nostra. Da quando l’Italia e i fratelli italiani ci hanno salvati, ospitati e adottati in casa loro quando l’Albania bruciava di dolori immensi. Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile. Le risorse umane e logistiche della nostra guerra non sono illimitate. Ma oggi noi non possiamo tenere le forze di riserva in attesa che siano chiamate mentre in Italia, dove si stanno curando negli ospedali anche albanesi, feriti dal nemico, hanno un enorme bisogno di aiuto. È vero che tutti sono rinchiusi dentro le loro frontiere, anche Paesi ricchissimi hanno voltato le loro schiene agli altri. Ma forse esattamente perché noi non siamo ricchi e nemmeno privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà. Questa è una guerra dove nessuno può vincere da solo. E voi, cari membri coraggiosi di questa missione per la vita, state partendo per una guerra che è anche la nostra. Oggi noi siamo tutti italiani. E l’Italia la deve vincere e la vincerà questa guerra. Anche per noi, per l’Europa e il mondo intero. Che Dio vi benedica a tutti."

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