Sabato 6 maggio è stata davvero una mattinata speciale: una nutrita rappresentanza della classe PON “Sviluppiamo la cultura della legalità e delle pari opportunità” si è recata a Campomorone per prendere parte all’evento organizzato dal Movimento delle Agende rosse Liguria-Gruppo Falcone e Borsellino-Genova, in occasione della Giornata della Legalità e per ricevere un premio per il lavoro che abbiamo realizzato partecipando al Concorso “Nel nome di Paolo e Giovanni”.
Le autorità locali, Alessandro Clavarino, che rappresentava l’USR Liguria e Giancarlo Campora, Sindaco di Campomorone, ci hanno parlato di Libertà e Responsabilità, introducendo così gli ospiti della giornata.
Abbiamo quindi ascoltato, collegato in remoto, la testimonianza e le parole di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, che ci ha invitati, tutti, a non stancarci di lottare per avere verità e giustizia sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio;
in presenza, Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi (che vive sotto scorta da otto anni per aver scelto di combattere la Mafia) ci ha raccontato quanto sia difficile e dura la sua vita, ma anche quanto sia importante prendere posizione contro la criminalità, per potersi guardare allo specchio e riconoscersi in una persona onesta. Poi Roberto Centi, Presidente della Commissione regionale antimafia della Regione Liguria, ci ha spiegato il lavoro, gli interventi e le azioni necessari a contrastare le infiltrazioni mafiose nella Pubblica amministrazione e negli appalti; Angelo Garavaglia Fragetta, cofondatore del Movimento delle Agende rosse e autore dell’inchiesta indipendente sul furto dell’Agenda Rossa, ci ha parlato dei molti e inquietanti interrogativi e fatti che riguardano la sparizione dal luogo della strage della famosa agenda del Giudice Paolo Borsellino.
In ricordo delle vittime, non abbiamo fatto silenzio, ma ad ogni nome pronunciato da Giuseppe Carbone, Presidente delle Movimento delle Agende rosse Liguria-Gruppo Falcone e Borsellino-Genova, come quando si fa l’appello a scuola, abbiamo urlato “Presente!”, perché il loro sacrificio deve essere il nostro impegno quotidiano, come cittadini e cittadine.
Quando è arrivato il momento della premiazione, anche noi siamo saliti su quel palco e abbiamo ricevuto una targa, il libro del Movimento delle Agende Rosse e una pergamena, ma soprattutto abbiamo partecipato ad un evento ricco di valore e di insegnamenti: il premio più prezioso.